top of page

Giovani, combattenti e idealiste: un sincero omaggio alle studentesse cinesi.

Aggiornamento: 22 apr 2021

Di Cristina Manzone


Oggi è l’8 Marzo, la Giornata Internazionale della Donna. Oggi abbiamo il dovere e l’onore di ricordare le donne e i movimenti femministi che hanno segnato la storia grazie al proprio impegno e alla propria dedizione. Ogni lotta per ogni singolo diritto raggiunto o reclamato merita di essere commemorata affinché diventi la nostra ispirazione e la nostra forza motrice, nel presente e nel futuro.


Nella terra di mezzo sono state tante le donne, famose o meno, che meriterebbero di essere ricordate per il loro operato. Con questo breve articolo, è mia intenzione portare alla vostra attenzione una categoria specifica che, anche in Cina, è fondamentale ricordare: le studentesse. Spesso tenute poco in considerazione quando si parla dei grandi eventi della storia cinese, le giovani donne che hanno contribuito alle proteste del passato e che, ancora oggi, prestano il loro volto ad importanti battaglie per i diritti umani sono molte e meritano, per quanto mi riguarda, uno spazio in questo blog.

Sarebbe possibile scrivere libri e libri su queste guerriere: i nomi sono tanti e tutti meriterebbero dello spazio. Oggi vi racconterò la storia solo di alcune, sperando, in questo modo, di tessere un sincero omaggio a tutte loro.


Liu Hezhen 刘和珍 , Yang Dequn 杨德群 e Zhang Jingshu 张静淑: le proteste del 18 marzo 1926.


Tra il 1925 e il 1926, la Cina fece da background a numerosi avvenimenti che videro come protagonistз anche numerosз studentз. Le proteste, coerenti con le istanze del Movimento del Quattro Maggio [1], avevano lo scopo di spingere verso una modernizzazione sociale, culturale e politica della Cina.

Il 10 maggio 1925, sei studentesse della Scuola Normale di Pechino protestarono contro la preside Yang Yinyu 杨荫榆 che, in seguito, le espulse. Uno dei più grandi sostenitori dei movimenti studenteschi, e delle studentesse in questione, fu Lu Xun. [2] Egli, professore della Scuola Normale femminile, ritenne il provvedimento ingiusto e si offrì di aiutare le studentesse privatamente, affinché potessero continuare gli studi. [3]

Liu Hezhen

Era il periodo dei Signori della Guerra e il 18 marzo 1926 un gran numero di giovani si era riunito davanti la sede governativa per presentare una petizione. Liu Hezhen e Yang Dequn, due studentesse di Lu Xun, morirono davanti al palazzo del governo di Duan Qirui (Duan Qirui zhizheng fu 段祺瑞执政府), mentre una terza, Zhang Jingshu, rimase gravemente ferita.



È celebre il breve saggio che lo scrittore dedicò all’accaduto, intitolato “In memoria della signorina Liu Hezhen”, di cui si propongono dei passaggi esaustivi:


Il 25 marzo del quindicesimo anno della Repubblica cinese alla Scuola normale superiore femminile di Pechino si è tenuta una cerimonia funebre per le signorine Liu Hezhen e Yang Dequn, che hanno trovato la morte davanti al palazzo del governo di Duan Qirui.

[…]

Dei più dei quaranta giovani uccisi, la signorina Liu Hezhen era mia alunna. Alunna: così pensavo e così dicevo; ma ora provo un po’ di esitazione, devo offrirle il mio dolore e il mio omaggio. Non è un’alunna di uno come me, che «trascina una vita dappoco», è una giovane cinese morta per la Cina.

[…]

Non l’ho veduto di persona, ma ho sentito che essa, la signorina Liu Hezhen, quel giorno andava avanti allegramente. Era naturale, chi poteva immaginare, per poco che si avesse coscienza, di cadere così nella rete per una petizione? Eppure davanti al palazzo del governo fu colpita da una fucilata, alle spalle. […] La sempre sorridente, dolce Liu Hezhen è morta, è vero, c’è a prova il suo cadavere; è morta anche Yang Dequn, coraggiosa e amica vera: c’è a prova il suo cadavere; solo Zhang Jingshu, ugualmente coraggiosa e amica vera, geme ancora all’ospedale. [4]


Yang Dequn

Queste tre studentesse, di cui due decedute, furono, sono e saranno simbolo di coraggio, lotta e impegno sociale. Nello scritto vengono spesso esaltate l’innocenza, macchiata apparentemente dalla sola colpa di rendere il personale politico, e la dolcezza di Liu Hezhen; tuttavia, io oggi voglio sottolineare il coraggio più di ogni altra cosa.

La dedizione ad una causa così importante e allo stesso tempo pericolosa, ovvero il raggiungimento di una stabilità politica e sociale in un paese in balia di scontri militari e repressioni: questo riconosco nel loro agire. Con un occhio vedo amore, forza e audacia, con l’altro solo ingiustizia.




Yue Xin 岳昕 e Shen Mengyu 沈梦雨: due giovani donne a fianco dei lavoratori.


Sheng Mengyu e Yue Xin, due giovani donne che fin dagli anni universitari hanno dedicato la loro vita all’attivismo politico di ispirazione marxista-leninista e maoista, sono state protagoniste di spiacevoli eventi nel 2018 in seguito ad una loro lettera aperta indirizzata al Comitato Centrale del PCC e al Presidente Xi Jinping. [5]


Yue Xin, laureata all’Università di Pechino (Beijing Daxue 北京大学) nel 2018, è stata uno dei primi volti del movimento #metoo in Cina, nonché un’attivista per i diritti dei lavoratori.

Il suo attivismo comincia nel 2015, quando si dedica all’insegnamento dell’educazione sessuale ad alcuni giovani nelle aree rurali dello Yunnan.

Yue Xin

24 agosto 2018, Shenzhen: Yue Xin e una cinquantina di studentз si trovavano nel Guangdong per supportare i lavoratori della Jasic Technology. Di sera, durante la cena, sono statз portatз via dalla polizia a causa di una lettera che la giovane Yue ha postato online il 19 agosto dello stesso anno.

Nel testo viene denunciata la situazione dellз lavoratorз della Jasic, ingiustamente licenziatз e intimiditз in seguito a delle lamentele dellз stessз a causa delle pessime condizioni di lavoro. Yue sottolinea come le ripercussioni da parte dell’azienda verso glз operaз siano in realtà illegali, ricordando che anche gli studenti del Jasic Workers Solidarity Support Group sono stati aggrediti a loro volta. Il discorso, inoltre, contiene forti provocazioni verso il PCC e sfida apertamente il progetto politico del sogno cinese, affermando che le azioni violente delle autorità e il disinteresse del Governo sono atteggiamenti in netta contrapposizione con l’etica e la filosofia del PCC.


Shen Mengyu

La scomparsa di Shen Mengyu risale all’11 Agosto 2018. Laureata alla Sun Yat-sen University ( Zhongshan Daxue中山大学) nel 2015, anche lei si avvicina all’attivismo sin dagli anni universitari.

Le cause della misteriosa scomparsa di Shen sono le stesse di quella di Yue Xin. Anche Shen, infatti, è una giovane attivista marxista e anche lei ha contribuito alle campagne e alla lettera aperta in supporto degli operai della Jasic Technology.

Le due giovani non sono ancora state liberate e moltз personз in tutto il mondo ne richiedono il rilascio.


Con questi pochi esempi ho voluto rendere omaggio a tutte ( e sì, sono tante) le studentesse e alle giovani figure femminili caratterizzate da una forte coscienza sociale e politica. Allo stesso tempo, in una giornata importante come l’8 marzo, penso sia fondamentale mettere in luce la forza d’intraprendenza delle donne cinesi (che in questa sede ho eretto come simbolo di tutte le forze femminili e femministe di ogni parte del globo). Purtroppo molto spesso siamo erroneamente convinti che questo popolo non abbia autonomia di pensiero; troppo spesso la narrativa che ci viene proposta in questa parte di mondo può risultare fuorviante, ponendosi come una rigida barriera tra noi e la nostra volontà di capire ciò che, sia a livello geografico sia a livello socio-culturale, è distante da noi.


Spero che, con queste poche parole, io sia riuscita a comunicarvi un po' della forza intellettuale e pragmatica della Cina e delle sue donne che, nonostante i limiti patriarcali, sono riuscite – e riescono tutt’ora – a ricavarsi uno spazio estremamente significativo nella Storia di un paese caratterizzato da un contesto sociale estremamente complesso. Mi auguro anche che se ne parli sempre più spesso, così che queste donne possano fare parte anche della Storia di tuttз lз lettorз di Gender China.


 

NOTE [1] Movimento di rinnovamento culturale, nato nel 1919.


[2] Scrittore di spicco considerato il fondatore della letteratura cinese moderna (1881-1936).


[3] Lu Xun descrive gli eventi nei saggi “In memoria della signorina Liu He Zhen” e “Rosa senza fiori II”, entrambi presenti nella raccolta La falsa libertà, tradotta e curata da Edoarda Masi.


[4] Lu Xun 鲁迅, Masi, Edoarda (a cura di), La Falsa Libertà, Macerata, Quodlibet, 2006., pp. 106-111.



ULTERIORI FONTI

[1] CNN, "Chinese Marxist students appear in 'confession' video as crackdown continues",


[2] Chinese Human Rights Defenders, "Yue Xin", https://www.nchrd.org/2019/01/yue-xin/


[3] Socialist Alternative, "China: release Shen Mengyu and arrested Jasic Technology workers", https://www.socialistalternative.org/2018/08/18/china-release-shen-mengyu-arrested-jasic-technology-workers/


 

CHI SONO:

Mi chiamo Cristina e ho 25 anni. Amo la letteratura, la Cina, i diritti umani e le patatine fritte. Ho studiato lingua e cultura cinese all'università, specializzandomi (non sono specialista in nulla, solo una perenne wannabe) in letteratura moderna e contemporanea. Ho fondato Gender China.

Post recenti

Mostra tutti
bottom of page